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Parere pro veritate su rendicontazioni e partecipazione ai proventi

Strade, per incoraggiare e agevolare l’adeguamento dei contratti alle novità normative, ha commissionato un parere pro veritate al Prof. Avv. Marco Ricolfi, chiedendogli di indicare i criteri sulla base dei quali va oggi valutata la legittimità delle clausole dei contratti di traduzione editoriale in seguito alla recente riforma del diritto d’autore apportata dal d.lgs. n. 177 del 2021.

Strade inoltre ha chiesto che tale parere fosse allegato agli atti dell’audizione nell’ambito della procedura di consultazione pubblica sulla bozza di Regolamento Agcom; trovate qui il parere nella sua interezza e qui una sintesi esplicativa. Vi invitiamo a leggere con attenzione entrambi i documenti in modo da aver chiari i concetti esposti e potervene avvalere in fase di trattativa.

Intelligenza Artificiale

È stata creata la nuova sezione del sito “Intelligenza Artificiale” in cui sono raccolti tutti i documenti, i materiali e le informazioni relativi all’attività di Strade sul tema.

In questa sezione si trovano i documenti che Strade ha finora elaborato, i documenti di altre associazioni che Strade ha sostenuto e rilanciato, gli eventi a cui Strade ha preso parte oltre a informazioni sul lavoro del Gruppo di lavoro sull’IA di Strade.

STradE a Radio Onda d’urto

pubblicato il in Rassegna Stampa del 2015

La nostra Isabella Zani è stata ospite della trasmissione radiofonica “Flatlandia” di Radio Onda d’urto in cui, traendo spunto dalla traduzione (con il nostro Daniele A. Gewurz) di Tutta la luce che non vediamo di Doerr – romanzo per il quale l’autore ha recentemente vinto il premio Pulitzer per la narrativa – si parla di traduzione e di Strade.

La trasmissione si può sentire qui (nel file mp3 raggiungibile dal link “Ascolta o scarica…”, la parte con l’intervento di Isabella inizia al minuto 29:30).

Vogliamo tutti la stessa cosa: STradE, gli editori che non pagano e gli editori che pagano

pubblicato il in Comunicati 2015

L’antefatto è già noto a molti. Un venerdì di maggio lo scrittore anglo-indiano Hari Kunzru scrive su Twitter che l’editore milanese Isbn non ha mai versato l’anticipo pattuito per la pubblicazione del romanzo di sua moglie Katie Kitamura; il romanzo è stato tradotto da Vincenzo Latronico ed è uscito in Italia – solo in versione e-book – nell’autunno del 2014 con il titolo Knock-out. Il tweet di Kunzru viene rapidamente ripreso da autori e traduttori, e la palla di neve diventa una valanga diretta soprattutto contro il co-fondatore e direttore di Isbn Edizioni Massimo Coppola. Si può leggere un primo resoconto della vicenda su Wired Italia, a firma di Paolo Armelli, o il bell’approfondimento (e allargamento di prospettiva) che vi dedica Christian Raimo sul blog Minima&Moralia.
Dunque, da giorni i traduttori editoriali twittano come mai prima. Twittano in quanto creditori di Isbn o di altre case editrici; oppure per solidarietà con i colleghi; discutono della questione tra loro – ma anche con redattori e persino editori – sulle mailing list professionali e su Facebook; si scambiano i link ai vari articoli che compaiono on-line e, naturalmente, si chiedono se Strade, l’unica associazione professionale italiana con la specifica missione di rappresentare i traduttori letterari, abbia preso una posizione. (continua a leggere…)

STradE su “Strade”

pubblicato il in Rassegna Stampa del 2015

Segnaliamo l’articolo “I traduttori nel mercato del lavoro intellettuale che non c’è” della nostra Eva Valvo, che prende spunto dalla polemica contro gli editori insolventi nata su Twitter. L’articolo è pubblicato da Strade (sì, un caso di omonimia), testata di area liberal.

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