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Un Fondo per i traduttori italiani – lettera aperta e firme

pubblicato il in Comunicati 2020, Documenti, Iniziative sindacali, Libri, News

Un fondo per i traduttori editoriali italiani

Dall’inizio degli anni 2000 la percentuale dei titoli tradotti in Italia tende costantemente a calare.

La prima conseguenza è un ovvio impoverimento della cultura. Tradurre significa conoscere, dialogare, scambiare e far circolare idee e stili di vita: niente come una traduzione aiuta a comunicare, cioè a rendere comuni, e dunque di tutti, differenze e similitudini, stimolando la crescita culturale e civile dei popoli. Come osserva Olga Tokarczuk (Nobel per la letteratura 2018), leggere gli autori stranieri è un vaccino contro le visioni del mondo precostituite e strumentali.

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Mentorato 2020 – F.A.Q.

pubblicato il in

Questa pagina risponde a eventuali quesiti sorti dopo aver letto il bando per esordienti del mentorato 2020 di Strade sulla traduzione editoriale.

Devo avere un numero minimo di traduzioni pubblicate per candidarmi al mentorato di Strade?
No, non è richiesto un numero minimo di pubblicazioni ma solo un massimo di quattro.

Non ho alcuna traduzione pubblicata, la mia candidatura sarà presa comunque in considerazione?
Sì, perché il mentorato è destinato a esordienti, quindi a candidate e candidati che non necessariamente hanno pubblicazioni alle spalle. È consigliato segnalare nel modulo anche eventuali traduzioni realizzate ma non pubblicate.

Per candidarmi al mentorato devo iscrivermi a Strade?
Per candidarsi al progetto di mentorato non è necessaria l’iscrizione a Strade Lab, l’iscrizione è richiesta in caso di selezione.

Vivo in un paesino sperduto/all’estero e non potrei avvalermi degli incontri di mentorato in presenza, ciò comporterebbe la mia esclusione dal progetto?
No, il criterio della vicinanza geografica non è vincolante. Ove possibile, si abbineranno mentore ed esordiente in base alla prossimità, laddove ciò non sarà possibile si potranno adoperare telefonate e videochiamate.

Per candidarmi al mentorato di Strade devo pagare?
No, l’offerta formativa del mentorato è gratuita. È però richiesta l’iscrizione a StradeLab in caso di selezione, perché il mentorato è un progetto rivolto agli iscritti e alle iscritte (qui tutte le informazioni sull’iscrizione a StradeLab).

In caso di selezione, dovrò pagare per partecipare al mentorato di Strade?
No, l’offerta formativa del mentorato è gratuita, in quanto è un affiancamento offerto da traduttrici e traduttori di Strade che dedicano volontariamente il proprio tempo al progetto. È richiesta, tuttavia, l’iscrizione a StradeLab in caso di selezione (qui tutte le informazioni sull’iscrizione a StradeLab).

Ma cos’è StradeLab?
StradeLab è un’associazione culturale senza fini di lucro, finalizzata a svolgere attività culturali a sostegno della traduzione autoriale. Qui il suo statuto.

Quali altri vantaggi posso trarre dall’iscrizione a StradeLab?
L’iscrizione a StradeLab offre l’accesso a una rete di professionisti del settore e a una molteplicità di servizi utili a chi già lavora o desidera lavorare nel campo della traduzione editoriale.

La mia lingua di partenza non è tra quelle elencate nel bando, ciò comporta la mia esclusione dal progetto?
No, perché il mentorato non è un corso di traduzioneletteraria ma è un programma che mira a dare un orientamento nel mondo della traduzione editoriale (rapporto con gli editori, proposte editoriali, compensi equi, diritti, fiere del settore, ecc.).

Lavoro da due lingue verso l’italiano, posso avere due mentori?
No, il rapporto è di uno a uno. [Vedi domanda precedente]

Durante il mentorato lavoreremo sulla traduzione di testi?
No, il mentorato non è un corso di traduzione (v. la sezione “Motivazioni e obiettivi del progetto” contenuta nel bando).

Non ho un contratto di traduzione attivo e non sto quindi lavorando alla traduzione di un testo, posso candidarmi comunque?
Sì, a differenza di altre iniziative, il progetto di mentorato di Strade non si occupa di tecnica della traduzione esi prefigge piuttosto di introdurre l’esordiente nel mondo dell’editoria.

Cosa significa la dicitura “generi d’elezione” riportata nel bando?
Per “generi d’elezione” si intendono i generi con cui preferisci o preferiresti lavorare, per esempio: letteratura per l’infanzia, saggistica, narrativa per ragazzi, narrativa per adulti, fumetti ecc.

Cosa dovrei scrivere nella sezione “breve presentazione” del modulo di candidatura?
In questa casella del modulo inserirai cenni su di te e sul tuo background, sia personale che professionale, che possano dare un’idea dei tuoi interessi e dell’approccio che hai o che vorresti avere con la traduzione editoriale (includendo, per es., ciclo di studi o percorso personale di ricerca, partecipazione a seminari del settore, esperienze traduttive professionali e non, e via dicendo).

Ho collaborato a una traduzione letteraria di gruppo poi pubblicata come lavoro collettivo, va inclusa comunque nel modulo di domanda?
Sì, è opportuno inserire nel modulo ogni esperienza di traduzione in regime d’autore (per es. letteratura, saggistica, sottotitolaggio).

Quanto dura il programma di mentorato?
Il programma dura tre mesi (settembre – novembre 2020), nei quali mentore ed esordiente saranno in contatto per un totale di almeno dodici ore (quattro al mese).

Mi verrà rilasciato un attestato?
Sì, verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Il programma di mentorato mi garantisce l’inserimento nel mondo del lavoro?
No, il mentorato non è pensato per procurare lavoro ma si prefigge di fornire gli adeguati strumenti per conoscere meglio il settore dell’editoria italiana.

Chi sono i mentori del progetto?
Sono traduttori e traduttrici iscritti a Strade, di comprovata e pluriennale esperienza nel settore della traduzione editoriale.

Emergenza Covid-19: L’appello di Strade al governo

pubblicato il in Comunicati 2020, Documenti, Iniziative sindacali, Libri, News

Aggiornamento del 14 giugno. Il decreto del MiBACT datato 30 aprile 2020 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 3 giugno menziona all’art. 2 un fondo di 6.758.000 euro indirizzato agli Autori della cui erogazione si occuperà la SIAE. Alla luce delle FAQ recentemente pubblicate da SIAE, Strade invita i colleghi in possesso dei requisiti a presentare domanda nonché a comunicarne l’esito ai nostri servizi di consulenza. Il sostegno in discorso proviene dal fondo come da art. 90 del DL Cura Italia, che il decreto attuativo ministeriale descrive in dettaglio prevedendone le modalità di ripartizione. La decisione del ministero si richiama anche a un parere della Commissione Cultura della Camera emesso in fase di conversione del Cura Italia. L’art. 3, Risorse destinate agli autori, traccia l’identikit dei beneficiari: reddito complessivo lordo per l’anno 2018 (dichiarazione 2019) non superiore ai 20.000 euro, proventi da diritto d’autore pari ad almeno il 20% e comunque non inferiori a 1000 euro. Ai beneficiari, la SIAE verserà un contributo pari al 50% del reddito autorale del 2018, importo che non può superare i 3000 euro. Qualora le domande eccedessero la capienza, SIAE ripartirà secondo criteri più restrittivi. L’iscrizione a una collecting society (come SIAE) non è obbligatoria. C’è tempo fino al 3 luglio per inoltrare domanda. Qui la pagina della SIAE con tutta la modulistica.

Strade ha fissato due obiettivi con la campagna “Il Cura Italia non dimentichi la cultura”: nell’immediato, l’estensione del bonus per gli autonomi a chi lavora prevalentemente in regime di diritto d’autore e non ha percepito altri aiuti statali nel quadro dell’emergenza; sul medio periodo, la creazione di un fondo per l’editoria che prenda in considerazione anche chi opera all’esterno delle case editrici. Fondo che dovrebbe diventare strutturale. Limitatamente al primo obiettivo, il nuovo decreto Rilancio conferma i contenuti dei dispositivi di legge precedenti, che non riconoscono alle traduttrici editoriali lo status di contribuenti e di figure fragili del mercato del lavoro. All’art. 183, secondo comma, si è materializzato un “fondo emergenze imprese e istituzioni culturali” con una dotazione di 210 milioni, destinato anche al sostegno “dell’intera filiera dell’editoria” e aperto, come da art. 184, a contributi da parte di soggetti privati. Strade auspica una ripartizione equa e capillare di questa risorsa e ha chiesto che una parte sia destinata alla creazione di un fondo per la traduzione editoriale verso l’italiano.

In questo quadro Strade ritiene indubbiamente positivo l’OdG presentato da alcuni parlamentati, tra cui gli on. Fusacchia e Nardelli, nella fase di conversione del decreto Liquidità. Il testo cita espressamente la filiera libraria, la traduzione editoriale e le nostre istanze. Altrettanto positiva la risoluzione unitaria della Commissione Cultura della Camera, il primo testo parlamentare a richiedere espressamente un sostegno per le lavoratrici e i lavoratori in regime di diritto d’autore.

Come siamo arrivati fin qui?

Il 31 marzo 2020 Strade ha diramato un comunicato congiunto chiedendo al governo Conte II di includere le lavoratrici e i lavoratori in regime di diritto d’autore tra le figure tutelate dal decreto Cura Italia. Il 7 aprile il documento è stato rilanciato mettendo in particolare risalto l’urgenza di un fondo per l’editoria. Questa istanza, tra gli obiettivi di Strade limitatamente alla traduzione editoriale, viene ora presentata anche dalle associazioni di editori Adei e Aie. Il 9 aprile la nuova formulazione del testo ha trovato spazio sulla piattaforma openpetition.eu, anche in inglese (tradotta da Johanna Bishop).

Il 15 aprile è stato diffuso un comunicato che fa il punto sulla petizione, sulle istanze avanzate e sulla riapertura delle librerie. La raccolta firme è terminata all’indomani della conversione del decreto, assestandosi a 3282 voci favorevoli al sostegno fattivo della cultura.

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