Contiamo, contiamoci!
Un appello a chi traduce per l’editoria
Roma, 9 novembre 2020
Il contributo destinato ai traduttori editoriali, previsto dall’art. 183 del DL Rilancio nel quadro del fondo emergenziale per le imprese e le istituzioni culturali, costituisce una doppia occasione preziosa per la categoria. Non solo ristoro economico per un mestiere che, come moltissimi altri, paga il pesante scotto del clima d’incertezza generale e delle necessarie misure contenitive del virus: l’invio delle domande di contributo può gettare le basi per il primo censimento dei traduttori editoriali in Italia.
Strade è grata al MiBACT e in particolare al ministro Franceschini per aver manifestato la chiara volontà politica di far emergere una categoria di lavoratori da sempre relegata nell’ombra, eppure tanto cruciale per la crescita culturale ed economica del Paese. La loro opera non è soltanto imprescindibile per lo scambio fra le culture e la circolazione delle idee, ma rappresenta una risorsa importante per i fatturati dell’industria editoriale. Tutto questo a fronte di un’assoluta mancanza di tutele e ammortizzatori sociali. Strade auspica peraltro misure mirate a sostegno delle altre professionalità del campo del diritto d’autore ancora escluse dai provvedimenti, come per esempio gli illustratori. La destinazione di 5 milioni di euro (all’interno di un fondo di 231,5 milioni) a un mestiere specifico, quello della traduzione editoriale, ha segnato uno spartiacque che si spera possa condurre a un’attenzione durevole e a misure strutturali volte a promuovere il lavoro di chi traduce verso l’italiano, in parallelo alle strategie già in campo a favore della letteratura italiana all’estero.
Strade chiede quindi a tutte le colleghe e i colleghi che traducono per l’editoria di rispondere alla chiamata. Se rientrate tra gli aventi diritto, inviate la richiesta di contributo entro il 18 novembre seguendo le indicazioni del ministero e aiutateci a rispondere a una domanda chiave per la presentazione della proposta di fondo strutturale: quanti sono in Italia i professionisti che traducono libri?
Il CEATL commenta i traguardi raggiunti [English]
“Advocacy effort leads to emergency support and official recognition for Italian translators”, questo il titolo dell’articolo diramato dal CEATL che riassume gli obiettivi recentemente raggiunti da Strade col sostegno di AITI e ANITI. Il testo è a cura dalla nostra iscritta Johanna Bishop.
Lettera aperta al Ministro per i beni e le attività culturali
Roma, 21 ottobre 2020
Gentile ministro Franceschini,
in relazione all’annuncio di venerdì 16 ottobre u.s. riguardante il fondo emergenziale da 5 milioni da lei approvato a sostegno dei traduttori editoriali italiani, Strade-SLC le porge il più caloroso ringraziamento per l’interesse dimostrato nei confronti di questa categoria, fino a quest’anno di fatto invisibile agli occhi dello Stato.
Grazie anche alla preziosa intermediazione degli onorevoli Flavia Piccoli Nardelli e Alessandro Fusacchia, della Commissione cultura, scienza e istruzione alla Camera, e con il sostegno delle associazioni AITI e ANITI, in questi mesi di crisi per l’intero Paese Strade-SLC è riuscita a portare all’attenzione dei legislatori l’anomala condizione dei traduttori editoriali, figure tanto imprescindibili per la circolazione delle culture quanto a rischio di sopravvivenza perché sottopagate e prive di tutele sociali e previdenziali.
Il fondo emergenziale rappresenta dunque un primo, fondamentale passo nel riconoscimento istituzionale della categoria, che alimenta inoltre la speranza di poter avviare in sede legislativa un serio e concreto lavoro di inquadramento dei traduttori editoriali quali lavoratori a tutti gli effetti, allineando l’Italia alle esperienze degli altri Paesi europei.
Con la massima stima e la massima gratitudine, i nostri migliori auguri di buona salute e buon lavoro.
Il coordinamento di Strade