Un anno di STradE
A poche settimane dal terzo anniversario della sua fondazione con la nuova sigla si chiude per Strade un anno che grazie all’impegno di Segretari, collaboratori e tesserati, e alla proficua collaborazione con altre organizzazioni, ci ha visti attivi su molti fronti e ci ha condotto a risultati degni di nota: e oggi, nell’augurare a tutti una serena conclusione di questo 2014, ci fa piacere ripercorrerlo insieme a voi. (continua a leggere…)
Davide Imola (1962-2014)
Nel pomeriggio di sabato 20 dicembre a Roma un male insidioso si è portato via Davide Imola, uomo di spicco della CGIL e responsabile nazionale della Consulta delle Professioni, l’organismo nato per dare voce ai lavoratori autonomi, indipendenti e atipici e alle loro istanze fin lì inascoltate.
Davide era un uomo intelligente e concreto, integro e generoso; intendeva l’attività sindacale nel modo più inclusivo e per questo è stato il primo interlocutore attento e interessato del gruppo di traduttrici e traduttori che poi è diventato Strade: il quale, senza il suo contributo di ascolto, partecipazione, stimoli e consigli, non sarebbe mai diventato un’associazione sindacale autonoma, con un suo proficuo rapporto con la Confederazione grazie al protocollo d’intesa con SLC e una sua capacità di dialogare costruttivamente con controparti e istituzioni ai massimi livelli.
La gogna e il dialogo
Nei giorni scorsi è stato portato all’attenzione di Strade un sito di esplicite segnalazioni pubbliche, spesso anonime, di aziende nel settore dei media che, dopo aver commissionato lavori a professionisti, non li hanno pagati.
Naturalmente, data la cronica morosità di molti editori italiani nei confronti dei traduttori e di altri collaboratori, l’iniziativa è subito piaciuta a molti colleghi, fuori e dentro Strade, i quali si sono attivati per saperne di più e soprattutto hanno sollecitato l’opinione del Sindacato in merito: ora i segretari di Strade hanno avuto modo di confrontarsi tra loro e con la Squadra Comunicazione, e hanno definito una posizione contraria all’adesione o alla replica di quest’iniziativa in particolare.