IBBY a Trieste
Strade ha partecipato con entusiasmo al 39° congresso internazionale di IBBY, organizzazione no-profit per la promozione della lettura e dei libri per l’infanzia e l’adolescenza, che oggi conta 85 sezioni nazionali sparse in tutto il mondo.
L’incontro, che ha visto la partecipazione di oltre 600 persone da circa 60 paesi, si è svolto a Trieste dal 30 agosto al 1° settembre con il motto “Join the revolution! Giving every child good books”.
IBBY Italia aveva già ospitato la manifestazione a Bologna nel 1970, anno in cui il premio Andersen fu assegnato a Gianni Rodari, e a Firenze nel lontano 1958. Il congresso internazionale è soprattutto una preziosa occasione di scambio e confronto fra quanti operano a vario titolo nel settore della letteratura per bambini e ragazzi – scrittori, illustratori, traduttori, librai, bibliotecari, insegnanti, editori e molti altri* – ma anche una felice immersione nell’universo IBBY, una straordinaria comunità di persone che investe parte del proprio tempo per portare libri là dove non sono mai arrivati e seminare il gusto per la lettura fin dalla prima infanzia.
Il fitto programma dell’edizione triestina si è articolato fra i contributi dei relatori principali e i numerosi panel che hanno permesso di entrare nel vivo delle esperienze sul campo.
Ed è qui che la traduzione si è ritagliata uno spazio un po’ più ampio grazie al lavoro di Simona Mambrini ed Eva Valvo, membre del comitato scientifico del congresso, e la presenza di diverse traduttrici legate a Strade. Eva Valvo ha moderato una tavola rotonda sulla traduzione della letteratura per l’infanzia a cui hanno partecipato Francesca Novajra, presidente del CEATL, Julija Potrč Šavli e Anda Bukvić Pažin, rispettivamente delle associazioni di traduttori slovena e croata.
Insieme a Stella Sacchini, Eva ha condotto inoltre un workshop per un gruppo di giovani lettori, ragazze e ragazzi di 16-17 anni provenienti da paesi diversi, invitati a cimentarsi con la traduzione di alcuni limerick e a confrontarsi sulla traduzione dei nomi parlanti in Harry Potter nelle rispettive lingue.
In plenaria c’è stata anche una tavola rotonda sulla traduzione della poesia, che ha visto i contributi di Daniela Almansi, Leah Janeczko e Simona Mambrini, accanto a quelli di Bruno Tognolini e Ana Barič Moder.
La nostra Maria Elena Tisi ha inoltre partecipato alla Poster Session con un contributo sulla traduzione dal giapponese.
Attraverso Laura Cangemi, infine, fra i premiati per la categoria della traduzione, Strade fa capolino anche nella “IBBY Honour List 2024”, selezione biennale di titoli che si segnalano per l’eccellenza della qualità della scrittura, dell’illustrazione o della traduzione.
L’assegnazione di premi attribuiti a chi si è distinto nell’attività di promuovere la lettura ha permesso ai partecipanti di conoscere tre donne eccezionali: la francese Marie Aubinais, ostinata animatrice di biblioteche di strada nell’ambito del progetto ATD Quarte Monde, la colombiana Irene Vasco, instancabile formatrice di lettori, che da anni porta libri agli indigeni che vivono nella giungla del suo paese, e la pakistana Basarat Kazim, da oltre 40 anni in prima linea nella creazione di biblioteche per l’infanzia in un contesto particolarmente difficile. Basarat Kazim è anche la neoeletta presidente di IBBY International, carica in vigore fino al prossimo congresso che si terrà a Ottawa dal 6 al 9 agosto 2026.
Ma sono tante le persone che continuano a “costruire ponti di libri” sulle orme di Jella Lepman, la fondatrice di IBBY. Il clima di contagioso entusiasmo che si crea in un congresso internazionale come questo serve anche a farsi coraggio in un tempo in cui le biblioteche e molti piccoli lettori scompaiono sotto le bombe, come diversi relatori e giovani lettori ci hanno ricordato.
* Nell’elenco il maschile sovraesteso è usato per comodità, perché tali persone sono, anche se non esclusivamente, in buona maggioranza donne.