CONTAMINAZIONI: Giornata di formazione sindacale

L’11 dicembre, dalle 9:30 alle 15:00, presso la sede nazionale della CGIL in Corso d’Italia 25 a Roma, si terrà un’importante giornata di formazione sindacale, organizzata da Strade e SLC, dal titolo: Contaminazioni.

L’incontro è gratuito e riservato a iscritti e iscritte di Strade (può partecipare anche chi ha la sola tessera di StradeLab e chiunque abbia una tessera della CGIL). Per partecipare bisogna iscriversi qui (al momento è prevista la sola modalità in presenza).

Sarà un momento di confronto e scambio tra lavoratrici e lavoratori del settore culturale, dentro e fuori dalla filiera del libro, per conoscersi, tessere reti e fare fronte comune in un mercato del lavoro in cui è sempre più difficile destreggiarsi.
Per visualizzare il programma completo, continua a leggere o scarica la locandina dell’evento.

SLC farà gli onori di casa e presenterà la sua struttura, i suoi obiettivi e le modalità in cui rappresenta gli interessi deɜ lavoratorɜ della comunicazione, specialmente della Divisione Industria, di cui fa parte Strade. Sarà l’occasione per sapere della CGIL tutto quello che non avete mai osato chiedere: vi invitiamo fin d’ora a mandarci domande, questioni, curiosità su SLC e CGIL in generale, scrivendoci in privato a questo indirizzo o rispondendo a questa mail. Le domande arrivate entro il 15 novembre saranno inviate a chi interverrà e serviranno a rendere l’introduzione di SLC il più possibile interessante per noi.

Il programma poi prevede la presentazione di Strade: com’è nata, com’è cresciuta, come funziona. Illustreremo gli strumenti e i servizi elaborati negli anni, le strategie per promuovere e difendere i diritti deɜ traduttorɜ editoriali e le iniziative per intercettarlɜ e rappresentarlɜ.

In seguito, la specificità delle condizioni di lavoro di chi traduce in diritto d’autore sarà posta in luce grazie alla contaminazione e al confronto con l’esperienza di altrɜ lavoratorɜ della filiera editoriale – redattorɜ, graficɜ, operaɜ di cartiera -, che trovano rappresentanza, come noi, in SLC. Dentro un libro c’è il lavoro di tutte queste figure, dentro il prezzo di copertina c’è la remunerazione di tutte queste competenze e la determinazione delle condizioni di vita di tutte queste persone: ha senso interrogarsi sui problemi e sulle rivendicazioni di ciascunɜ, per avere una visione di insieme e fare fronte comune davanti a chi si arricchisce alle nostre spalle.

Sarà poi utile portare lo sguardo sulla complessità dei processi produttivi dell’industria culturale, che si regge oggi su un mercato del lavoro sempre più frammentato e precario. Ad adattatorɜ e dialoghistɜ, sceneggiatorɜ, social media manager e atipicɜ dello spettacolo ci accomunano, oltre all’appartenenza a SLC, ora la mansione, ora l’inquadramento, in ogni caso la dispersione della committenza, la discontinuità lavorativa e le tutele previdenziali scarse o nulle. La contaminazione qui serve a scambiarsi esperienze e strategie efficaci nel rapporto con la controparte e con le istituzioni e a individuare possibili battaglie in cui unire le forze.

Infine, incontreremo Apiqa, associazione affiliata alla CGIL nel cui direttivo siedono anche rappresentanti di SLC (tra cui la nostra Lia Bruna): Apiqa è nata nell’ultima tornata congressuale, a marzo scorso, con lo scopo di rappresentare e organizzare il lavoro intellettuale a basso reddito, in modo trasversale rispetto a territori e federazioni. Riunisce moltissime categorie di lavoratorɜ – dipendenti e autonomɜ, ordinisticɜ e non – che hanno in comune l’alto livello di istruzione e i recenti processi di precarizzazione e impoverimento delle mansioni intellettuali.

Chiuderemo i lavori con un dibattito, da cui speriamo possa emergere l’interesse di alcunɜ (o di moltɜ) a impegnarsi per Strade: come sapete, tutte le attività di Strade sono svolte a titolo volontario e, mentre il numero di tessere aumenta, scarseggia la disponibilità ad attivarsi in prima persona nei ruoli direttivi e operativi.

La partecipazione è fondamentale per la vita di ogni organismo collettivo, a maggior ragione per chi fa un mestiere per cui è difficile incontrarsi di persona.

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