PRESENTATO ALLA BUCHMESSE IL RAPPORTO 2012 SULLO STATO DELL’EDITORIA IN ITALIA
“Non è più il tempo di parole per il libro. Ci servono fatti.”
Questa la dichiarazione del presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Marco Polillo in occasione della presentazione del rapporto 2012 sullo stato dell’editoria in Italia, tenutasi alla Buchmesse di Francoforte.
Una politica coordinata per il libro, meno frammentazione nei rapporti tra i vari interlocutori, riduzione dell’Iva sull’ebook dal 21% al 4%, più attenzione al ruolo di operatori culturali, queste le richieste di Polillo al governo.
(Dal sito dell’AIE) Per la prima volta negli ultimi 3-4 decenni il mercato del libro, che aveva mostrato storicamente un andamento anticiclico, si allinea al negativo contesto generale dei consumi. -3,7% il giro d’affari lo scorso anno, secondo i dati Nielsen, per i canali trade, – 4,6% se consideriamo invece tutto il perimetro del mercato del libro (dati AIE), –8,7% (sempre dati Nielsen, canali trade) nei primi nove mesi del 2012.
Diminuisce nel 2011 anche la lettura: sono oggi 25,9 milioni gli italiani che leggono almeno un libro in Italia, 723mila meno del 2010. Cresce e si diversifica invece l’offerta editoriale: aumentano i titoli e le copie immesse sul mercato, diminuiscono i prezzi medi e si consolida il segmento dell’ebook.
La vendita di diritti (o le coedizioni con case editrici straniere) cresce del 16% medio annuo (da 1.800 titoli a 4.629 in dieci anni). Diminuiscono invece le traduzioni: se nel 1997 il 24,9% dei titoli pubblicati erano traduzioni da una lingua straniera (in pratica un libro ogni quattro) oggi sono il 19,7%. E se nel 1997 il 40,3% delle copie stampate e distribuite erano di autori stranieri, oggi sono 35,8%.
Sono questi gli elementi principali che fotografano il mercato 2011 e i primi nove mesi del 2012.
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