Lettera a Repubblica sulla citazione dei traduttori
In data 14/11/2022, Strade ha inviato alla redazione di Repubblica una lettera per richiamare l’attenzione sull’importanza della citazione dei traduttori, sia in stampa che ogni qualvolta si citi l’opera. Si rimanda alle linee guida di Strade al riguardo.
Di seguito il testo integrale della lettera.
C’è chi dice che il traduttore non è importante…
Spett.le Redazione di Repubblica,
vi scriviamo in quanto rappresentanti dei traduttori editoriali ovvero dei traduttori che operano in regime di diritto d’autore a proposito della vostra collana di graphic novel in programma dal 30 settembre 2022 al 23 giugno 2023. Le uscite annunciate sul numero di Repubblica del 1° ottobre scorso sono 18, 14 delle quali in traduzione, dal momento che gli autori di 14 dei 18 volumi totali sono stranieri e non bilingui.
“Le opere a stampa non sono ammesse al deposito se non portano impresse, oltre il nome e cognome dell’autore ed il titolo dell’opera, anche l’indicazione dello stabilimento tipografico e dell’anno di pubblicazione. Le opere anonime o pubblicate con uno pseudonimo, devono sempre portare impressa la indicazione della impresa editrice. Per le opere tradotte, sulla copertina o sul frontespizio dell’esemplare devono essere impressi, oltre il nome e cognome del traduttore, il titolo dell’opera e la indicazione della lingua da cui è stata fatta la traduzione”
(RD 1369 del 1942 che integra la LDA 633 del 1941: Art. 33).
Di norma occorre inoltre citare il nome dell’autore della traduzione ogni qualvolta si citi l’opera, dunque anche nel pubblicizzarla, ad esempio sul giornale o nel proprio sito. Vi chiediamo di conseguenza le ragioni cogenti o le cause di forza maggiore che vi hanno impedito di applicare la legge, spingendovi a omettere di dare la giusta visibilità all’autore secondario dell’opera in corso di pubblicazione presso di voi (da quanto abbiamo potuto osservare, i nomi dei traduttori non compaiono nel vostro sito, non sono stati menzionati nel paginone del 1° ottobre in occasione della promozione della collana, né hanno il rilievo di legge sulla pubblicazione a stampa: il nome della traduttrice di “Taglia e cuci” di Marjane Satrapi, uscito lo scorso 14 ottobre, compare sul volume in corpo minore insieme a quello della curatrice del lettering, anziché, come da norma di legge, in copertina o sul frontespizio).
Fiduciosi in un rapido riscontro, vi rimandiamo alle nostre linee guida I libri non si traducono da soli: come citare la traduttrice editoriale.
Cordiali saluti,