CEATL: inchiesta sulle condizioni di lavoro dei traduttori editoriali in Europa
A pochi giorni dalla divulgazione dei risultati definitivi dell’inchiesta 2021-2022 sul diritto d’autore in ambito traduttivo, il Consiglio europeo delle associazioni di traduttori letterari (CEATL) ha pubblicato i risultati di un’indagine sulle condizioni di lavoro dei traduttori editoriali in Europa. Condotta tra maggio e luglio 2020, essa ha coinvolto circa 3000 traduttrici e traduttori da 28 paesi d’Europa, con l’obiettivo di usare i dati raccolti per alzare gli standard e migliorare le condizioni in cui operano i traduttori editoriali. Tra i temi affrontati ci sono i compensi, la visibilità dei traduttori, il DDA, le royalties.
Si evince una situazione professionale molto variabile di paese in paese, ma in linea generale emerge che anche i traduttori più esperti hanno difficoltà a mantenersi con la sola traduzione editoriale. Le royalties, le borse di lavoro, il diritto di prestito pubblico, i premi e i sostegni alla traduzione sono strumenti importanti per sostenere la categoria, ma ci sono ampi margini di miglioramento. Dal confronto con inchieste precedenti emerge che i compensi sono rimasti pressoché invariati nell’ultimo decennio.
A questo link è disponibile il riepilogo dei risultati dell’inchiesta.