Pillole di contratto – Risposte/10
Siamo giunti alla risposta alla decima e ultima domanda delle nostre “Pillole di contratto”.
Vi avevamo chiesto se la somma di denaro lorda pattuita per ogni cartella di traduzione e percepita dal traduttore è:
- Il suo compenso (e avete risposto così in 39, circa il 64%)
- La sua tariffa (21 risposte, 34% ca.)
- Il compenso o la tariffa, è indifferente (una risposta, 2% ca.)
La risposta esatta è la numero 1.
PERCHÉ?
La tariffa, secondo il Dizionario della Lingua Italiana Zingarelli 2015 – e ringraziamo l’editore Zanichelli per la citazione – è “l’insieme dei prezzi stabiliti per determinate merci o prestazioni e il prospetto su cui tali prezzi sono indicati”, mentre il compenso è il “corrispettivo del lavoro svolto, dell’opera eseguita, del servizio reso e simili”. Ora, non esiste un prezzo stabilito per la prestazione d’opera di traduzione, e tanto meno un prospetto su cui tale prezzo sia indicato (diversamente da quanto accade per i corrispettivi spettanti ad altri professionisti, specie se iscritti a ordini). Dunque il denaro percepito da un traduttore per lo svolgimento della sua opera è un compenso, per la lingua italiana, per il fisco e anche per il buonsenso.
Con queste pillole abbiamo finito, ma potete ripassarle tutte qui, e altre mirabolanti iniziative sono in arrivo!