Fiera del libro di Francoforte: il CEATL e Amazon a confronto sul contratto di traduzione AmazonCrossing
In risposta alle obiezioni sollevate dal CEATL (Consiglio Europeo delle Associazioni dei Traduttori Letterari) e dai suoi membri circa l’approccio di AmazonCrossing verso i traduttori letterari europei e la prima versione del contratto di traduzione loro proposto, l’azienda, riconoscendo la necessità di un dialogo aperto, ha richiesto un incontro con alcuni rappresentanti del CEATL nel corso della fiera libraria di Francoforte. E l’incontro c’è stato, sottoforma di riunione tra le delegazioni guidate rispettivamente da Sarah Jane Gunter, direttore di AmazonPublishing International, e Holger Fock, vice-presidente del CEATL. Tra i delegati di Amazon anche Galen Maynard, a capo della divisione AmazonCrossing a Seattle; Sarah Tomashek, direttore della divisione editoriale di lingua tedesca con sede a Monaco di Baviera; e Dominic Myers, responsabile di AmazonCrossing Europe, che sarà il principale interlocutore del CEATL nella discussione sui contratti di traduzione europei. Per il CEATL, oltre a Holger Fock (membro altresì dell’associazione traduttori tedesca VdÜ) c’erano Cécile Deniard, vice-presidente di ATLF (l’associazione dei traduttori letterari di Francia), ed Elisa Comito, che coordina la squadra di consulenza contrattuale di Strade (Sindacato Traduttori Editoriali).
L’ordine del giorno era il seguente:
- la salvaguardia dei diritti morali del traduttore;
- la legge applicabile e il foro competente (al momento i contratti europei di AmazonCrossing prevedono l’applicazione della legge lussemburghese, mentre il CEATL chiede l’adozione della legge e del foro del Paese di residenza del traduttore);
- l’ampiezza e durata della cessione dei diritti patrimoniali (il CEATL raccomanda un termine di cinque anni) e altre disposizioni contrattuali legate a diritti e doveri dell’editore e del traduttore;
- la remunerazione del traduttore (livello del compenso fisso e criteri per il calcolo delle royalty);
- le condizioni di lavoro del traduttore (i rapporti con la redazione e la richiesta, da parte del CEATL, di interlocutori ed editor di madrelingua);
- la politica di AmazonCrossing in materia di riservatezza.
Nel corso della discussione, AmazonCrossing ha informato il CEATL di aver già mosso alcuni passi nella direzione richiesta dal Consiglio (espunzione della clausola di rinuncia ai diritti morali dal proprio contratto standard ed eliminazione dell’accordo di riservatezza omnicomprensivo); ha esposto il proprio parere sul Codice delle buone prassi o Esalogo del CEATL; e ha fornito una versione rivista del proprio contratto standard, sulla quale discutere e lavorare insieme al Consiglio.
Il CEATL da parte sua proseguirà nell’analisi del contratto AmazonCrossing e al più presto fornirà all’azienda un ulteriore feedback in merito, nella certezza che offrire condizioni di lavoro rispettose delle leggi europee sulla proprietà intellettuale sia nell’interesse tanto di AmazonCrossing quanto dei traduttori. È anche necessario che, per tutti i Paesi in cui AmazonCrossing intende operare, il contratto non contenga clausole peggiorative degli standard professionali e delle condizioni di ciascun Paese. A questo scopo sono in corso o in programma anche discussioni specifiche tra AmazonCrossing e le singole associazioni nazionali dei traduttori letterari, come Strade in Italia e ATLF in Francia, i cui delegati erano presenti alla riunione francofortese. Da parte nostra, non mancheremo di tenere aggiornati i colleghi su ogni futuro sviluppo.